Weekend a Palermo: 5 cose da vedere e 4 posti in cui mangiare

Voglia di un weekend in Italia, senza troppe ore di volo, magari in una città ricca di storia e cultura, ottimo cibo e clima mite durante tutto l’anno? L’idea perfetta c’è, e si chiama Palermo! Il capoluogo di provincia siciliano è davvero la meta perfetta per un weekend (ma se avete a disposizione più giorni, perchè no? Di mete imperdibili nei dintorni ce ne sono moltissime – qualche bonus alla fine del post!).

Sono stata molte volte a Palermo, sia da sola per lavoro che in compagnia di amici (e anche di amici local che mi hanno fatto scoprire dei posticini speciali), fin dalla prima visita sono rimasta affascinata da colori, profumi, caos, urla, musica e vociare di sottofondo. Palermo è una città di mare, e come tutte le città di mare si respira un’aria densa di echi differenti (non preoccupatevi, questa è solo una mia teoria, che le città di mare o di fiume o di lago, abbiano uno “spirito” diverso). É una città che va compresa e che moltissime persone con cui ho parlato non hanno amato proprio per il suo essere caotica e all’apparenza disordinata, in realtà nasconde delle perle davvero preziose e ora vado ad elencarvi le mie 5 imperdibili – anche se da citare ce ne sarebbero molte di più.

  • La Palermo “classica”: visita al Teatro Massimo, al Palazzo dei Normanni e alla Cappella Palatina, alla Cattedrale e alle Catacombe dei Cappuccini

Il Teatro Massimo è uno dei teatri d’Opera più grandi d’Europa. Ogni giorno vengono organizzate al suo interno delle visite guidate che permettono di scoprire aree del teatro generalmente inibite ai semplici spettatori. Si potrà visitare anche il palco e comprendere come viene messo in scena uno spettacolo. Il costo è di 10€ a persona con guida in gruppi di circa 12 persone (o almeno quando l’ho fatto io era un gruppo di queste dimensioni). Non è una visita particolarmente lunga, meno di un’ora, ma sicuramente interessante. La Cappella Palatina è di sicuro una delle principali attrazioni turistiche di Palermo, e a buonissima ragione! Si tratta di una visita “combinata” in quanto si visitano insieme il Palazzo dei Normanni e la Cappella, appunto. Entrambe le visite, a mio parere, valgono assolutamente la pena. Il Palazzo dei Normanni è considerato il Palazzo Reale più antico d’Europa, un tempo dimora del Re di Sicilia, risale, per come lo conosciamo oggi al 1.072. E la Cappella Palatina, situata al secondo piano del Palazzo, è invece stata costruita nel 1.172, offre uno spaccato delle arti, della scienza e della filosofia delle culture occidentali e mediorientali dominanti in quel momento, lo stile infatti è quello normanno-bizantino. Un tour con guida può arrivare a costare fino ad 80€ a persona, ecco perché vi consiglio, a meno che non abbiate acquistato un pacchetto turistico speicifico, di acquistare solo l’ingresso e girare tranquillamente il Palazzo in autonomia (19€ Palazzo+Cappella – 15,50€ solo Cappella). La Cattedrale di Palermo, dal 2015 Patrimonio UNESCO, è dedicato alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo, oltre che a Santa Rosalia, patrona della città, a cui è invece dedicata la cappella reale-senatoria sul lato meridionale contenente la famosa urna argentata con il corpo della Santa. L’architetttura della Cattedrale, di imponenti dimensioni, è davvero particolare e variegata, anche per le numerose epoca diverse in cui è stata arricchita, cambiata e ristrutturata. Se non si vuole optare per una visita guidata consiglio audio-guida per comprenderla al meglio. Infine le Catacombe dei Cappuccini, si tratta di un cimitero all’interno del Convento dei Frati Cappuccini. Qui si assiste ad una vera e propria “esposizione di cadaveri”, non saprei come altro descriverla, tutti trattati con la pratica di imbalsamazione. Inizialmente il luogo era riservato ai Frati, ma alla fine del ‘700, diffusasi la voce sulle tecniche di conservazione dei cadaveri operate dai frati stessi, il Convento divenne “rifugio” di tutti coloro che fossero stati in grado di permettersi i costi dell’imbalamazione stessa. Luogo non adatto a chi è facilmente impressionabile, ma sicuramente affascinante per tutti gli altri. Colgo l’occasione di questo primo punto dedicato alla Palermo “classica” per aggiungere che tutto il centro storico, dove si trovano la maggior parte delle attrazioni citate, merita assolutamente più di una visita e passeggiata, sia di giorno che di sera. Perdersi tra vicoli e vicoletti è assolutamente d’obbligo e anche se in alcuni momenti vagherete senza una meta precisa, la città saprà accogliervi e sorprendervi.

  • Vista dall’alto dal convento di Santa Caterina d’Alessandria

Va da sé che anche la visita al Convento e allla Chiesa stessa valgono la pena, ma l’aspetto sicuramente più emozionante è quello di salire fino in cima e godere di una soprendente vista della città e dei suoi tetti dall’alto. La curiosità in più: fino al 1866 le terrazze del Convento erano riservate alle monache di clausura e ricoperte da grate, in questo modo le monache potevano saltuariamente avere uno sguardo sulla città senza però essere viste a loro volta, oggi offrono questo panorma a 360° di Palermo assolutamente imperdibile.

  • Palermo e i suoi mercati: Vucciria, Ballarò e Borgo Vecchio

Chi mi conosce o abbia mai viaggiato con me conosce di sicuro la mia letterale ossessione per i mercati, di qualunque parte del mondo, ovviamente Italia compresa. Ecco perché, città che vai, mercati che trovi. Con l’incredibile sopresa che a Palermo visitare i mercati costituisce un’incredibile immersione nella cultura popolare e nei costumi sociali sia di ieri che dei giorni nostri. Principalmente questi mercati sono famosi per il cibo e la gastronomia, anche se ad oggi sono inevitabilmente anch’essi “contaminati” da qualche bancarella per turisti e gadget cinesi in serie. Il fascino dei colori dei prodotti esposti, del “colore” con cui i mercanti invitano all’acquisto con un gran vociare, li rendono però luoghi a mio parere imperdibili. Se come me amate fotografare nei mercati e cercate sempre gli scatti più spontanei possibili, in questo caso cercate di essere accorti, chiedere prima o avvisare che state per scattare, non tutti i mercanti potrebbero essere felici anche solo di sospettare un inquadratura (parlo per esperienza personale).

  • Orto botanico di Palermo (e adiacente Villa Giulia)

Come sicuramente avrete letto in altri miei post, dopo i mercati viene un’altra passione, ed è quella per gli Orti Botanici. Ne ho visitati davvero molti durante i miei viaggi e ogni volta riesco a trovarci qualcosa di così tanto affascinante da farli diventare tra i miei luoghi consigliati nelle visite. L’Orto botanico di Palermo (1779), ha sicuramente vissuto tempi di maggior splendore da un punto di vista conservativo e architettonico, ciò non toglie che sia custodito con amore, oltre che luogo di studi per numerosi universitari. Contiene 12.000 specie tra vegetali e piante e in alcuni punti arriva a costituire una vera e propria selva. Affascinante e leggermente decadente al contempo. L’ho molto amato e sono certa di aver scattato qui alcune delle foto più belle delle mie permanenze a Palermo. Già che siete in zona e ci siete arrivati, vale la pena visitare anche l’attigua Villa Giulia con il suo parco, in cui numerosi cittadini si riuniscono per passeggiate o far giocare i bambini.

  • Palazzo Steri (o Chiaromonte)

La primissima volta che mi recai a Palermo nel 2015 visitai questo incredibile palazzo che risale al 1320. Durante i secoli il Palazzo mutò diverse volte la sua destinazione d’uso: fu residenza dei Vicerè spagnoli, ospitò gli Uffici della Dogana, fu sede del Tribunale della Santa Inquisizione con annesse Carceri della Penitenza, divenne rifugio per i poveri e vi furono collocati gli uffici giudiziari. Annessa allo Steri è la piccola Chiesa di S. Antonio Abate in stile gotico trecentesco. Oggi il palazzo è sede del Rettorato dell’Università di Palermo e può essere visitato dai turisti al costo di 8€ con visita guidata. La parte sicuramente più interessante è quella relativa alle Carceri, come detto infatti il Palazzo fu adibito a carceri durante il periodo dell’Inquisizione spagnola, ad oggi negli edifici sono ancora visibili i graffiti lasciati dai carcerati a testimonianza delle incredibili crudeltà subite: si trattava di ebrei, eretici, innovatori, suore, nemici politici, streghe. E proprio a queste ultime è dedicata la Notte delle Streghe, una speciale visita in notturna delle carceri, una visitata recitata, al buio, estremamente coinvolgente ed emozionante. Ad oggi bisogna controllare bene il web prima di una visita perché sono eventi sporadici, spesso legati ad eventi e rassegne culturali specifiche, ma se avrete la fortuna di essere a Palermo in uno di quei momenti, beh, allora non perdetela di certo.

4 posti in cui mangiare a Palermo

  • Street Food senza remore!

Il mio primo consiglio su Palermo è proprio quello di “servirvi liberamente” in ogni angolo della città che vi offra dello street food, dai mercati ai numerosi localini presenti in ogni vicolo (ma senza posti a sedere). Assaggiate senza remore alcune (se non quelle per la dieta, ma questo è un altro discorso!). Dall’Arancina (mi raccomando, a Palermo con la “a” finale), al Pane cà Meusa, letteralmente pane con la milza, uno degli street food più popolari. Non fatevi ingannare dal nome, è davvero buonissimo, si tratta di un panino farcito con polmone e milza di vitello cotti nello strutto (ero scettica al primo assaggio, ma non tornerei più indietro). E ancora: lo sfincione, il panino con panelle, crocché e melanzane fritte, il coppo (cono) di pesce misto fritto. Vogliamo dimenticare i dolci tradizionali? Non sia mai, e allora via di cannoli (rigorosamente riempiti al momento), di brioche con granita, di cassate. Una delle mie passioni sono i chioschi (se ne trovano tanti in centro) che propongono succhi ed estratti freschi di limone, arance e melegrane, quest’ultimo il mio preferito. Ne ho consumato a litri.

  • Osteria Ballarò: io ancora ricordo le sarde a beccafico gustate qui. Splendida locationa all’interno delle ex scuderie di Palazzo Cattolica
  • L’Acerba Osteria Dinamica: qui ci sono stata ben 2 volte. Che direte, con tutta l’offerta food di Palermo sei riuscita a tornare due volte nello stesso posto? Sì, perché i piatti assaggiati qui sono stati tutti speciali, un tripudio vero di sapori a metà tra la tradizione e l’innovativo. Inoltre la splendida location in Piazzetta della Saponeria rende l’atmosfera ancora più speciale. Nota aggiuntiva: abbiamo scoperto questo ristorante perché alloggiavamo veramente a due passi, ovvero al Casa Nostra Boutique Hotel (ha partecipato al programma 4 Hotel per la puntata dedicata a Palermo e con estrema certezza vi posso dire che è arrivato ultimo molto ingiustamente!). E così vi ho dato anche un consiglio su dove alloggiare, infine.
  • Antica Focacceria San Francesco: e qui so che potrebbe arrivare la critica, in quanto La Focacceria è ormai diventata una catena presente un po’ ovunque (anche a Milano e all’outlet Franciacorta Village, per intenderci), però quella in Piazza San Francesco, affacciato sulla facciata dell’omonima chiesa, è quella originale e merita a mio parere un passaggio, non fosse altro per un dolcino di merenda e un caffè. Io ci ho fatto ben più di un pranzo in realtà e ho trovato sempre tutto buonissimo, certo, ormai si sono organizzati e adeguati ad un sistema sempre più turistico e di conseguenza “standard”, se così vogliamo chiamarlo, ma, in ogni caso, la qualità delle materie prima e l’autentiticità delle ricette rimangono intatte, specie nella sede palermitana (su quella in Franciacorta potrei avere qualche rimostranza).