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Matrimonio a tema viaggio: come abbiamo organizzato il nostro, idee e spunti
Come non tutti sanno, ma chi mi segue da anni sicuramente sì, lo scorso 6 maggio 2023 ho sposato il grande amore della mia vita, che, coincidenza vuole, porta il mio stesso nome al maschile: Alessandro. Io e Ale, giusto per darvi un contesto, ci siamo conosciuti il 28 dicembre 2019, entrambi eravamo all’aeroporto di Orio Al Serio, in partenza per un volo che ci avrebbe portati a Istanbul e da lì, successivamente, in Oman (leggi il post sull’itinerario in Oman).
L’incipit della nostra conoscenza che si è trasformato, con calma ma non troppa, in una bellissima storia d’amore, rende già evidente che quella per il viaggio sia una passione in comune e dunque, quando a febbraio 2022 Ale mi ha fatto la proposta, scegliere di organizzare un matrimonio a tema viaggio, è stato se non automatico, direi naturale.
Il matrimonio a tema viaggio: primi step
I primissimi step che abbiamo fatto nell’organizzazione del nostro matrimonio a tema viaggio non sono diversi da quelli di tutti gli altri sposi: individuare la location giusta è di sicuro il primo passo, così come scegliere un team di fornitori indispensabili alla buona riuscita dell’evento. Prima di parlarvi della location (visto che per noi ha purtroppo rappresentato un punto dolente, avendola dovuta cambiare a 40 giorni dal matrimonio), ci tengo ad elencarvi i fornitori scelti fin dal principio, che sposassero la nostra idea di matrimonio a tema e avessero l’entusiasmo di volerlo realizzare con noi. E dunque il primo ingaggio è stato quello di Claudia Girola, aka Colorato di Pink. Claudia è stata la wedding coordinator del nostro matrimonio, un ruolo diverso da quello del wedding planner e di cui sapevo di aver bisogno anche se non sapevo che esistesse qualcuno che lo facesse davvero in Italia. Fin dalla prima telefonata con Claudia, abbiamo capito di essere sulla strada giusta. Dopo anni trascorsi per lavoro a organizzare eventi, gestire fornitori e mettere in piedi idee creative, sentivo di aver bisogno, come sposa, del supporto di qualcuno che pian piano che li delineavamo e fissavamo su carta (e su contratti anche), tenesse le fila, ci desse un supporto, ci riportasse sulla retta via ad ogni sbavatura di troppo e, infine, si sostituisse a noi nel periodo immediatamente precedente al matrimonio e sopratutto nel giorno dello stesso. Perché se credete ancora di poter gestire tutto da sole o di poter distribuire ruoli ad amiche e parenti caricandole di mille aspettative, state sbagliando. E lo dico con estrema sincerità. Questo ovviamente non vuol dire escludere amici e parenti da organizzazione e ruoli, anzi, noi li abbiamo coinvolti moltissimo, ma lo abbiamo fatto potendo contare sempre sulla prontezza rassicurante di Claudia e sopratutto sulla sua esperienza nel settore, sul problem solving immediato e quel tocco di ironia nel prendere la vita e i suoi accadimenti che ci accomuna.
Contemporaneamente alla scelta di coinvolgere Claudia è arrivata la scelta della location. Long story short, purtrppo non posso parlarne molto per via di controversie legali: avevamo scelto una location piuttosto vicino a casa (questa era una scelta tattica voluta per permettere alla maggior parte dei nostri ospiti di raggiungerci facilmente da Milano e limitrofi), curata ma abbastanza informale allo stesso tempo, che ci desse possibilità di personalizzazione negli allestimenti, che avesse un grande parcheggio e la possibilità di far alloggiare noi sposi e alcuni ospiti per una o due notti. Il perché abbiamo dovuto cambiarla, lo ribadisco, non lo posso raccontare, vi basti sapere che dovete stare attenti ad ogni minuscolo dettaglio, farlo mettere per iscritto, contrattualizzarlo e non fidarvi. Detto così sembra brutto, ma è la verità, la fiducia verrà con il tempo, all’inizio state firmando un contratto “di lavoro” e così dovrà essere portato avanti. Nella gestione di questo aspetto siamo stati leggeri all’inizio, perché innamorati del posto, e le spese le abbiamo fatte tutte 40 giorni prima. Fedeli però alla filosia che tutto accada per una ragione e il destino ci metta sempre lo zampino, nel disorientamento del momento, siamo riusciti a trovare una location in posizione molto simile, libera per il NOSTRO giorno, per puro caso, e che ci ha accolti con un’organizzazione in stato già avanzatissimo, garantendoci tutto ciò di cui avevamo bisogno, anzi, molto di più. Ed è così che vi presento la meravigliosa location: Villa Verganti Veronesi, Inveruno (MI). Non è stato un ripiego, anzi, ad oggi rimaniamo convinti che le cose siano andate così perché dovevano andare così e il nostro posto ci stava aspettando per ragioni a noi ignote, per strade emotivamente impervie, ma per una riuscita assolutamente meravigliosa.
Gli step immediatamente successivi alla scelta della location sono stati: scelta dei fotografi, scelta del flower service e della musica. Nel primo caso la scelta è stata molto semplice, Chiara Carolei, che conosco da una vita, è anche anima di Moumou Photography, insieme al socio Giuseppe. Sapevo di poter contare su una presenza empatica, discreta, allegra e spontanea (ovvero l’unica presenza fotografica che un futuro marito timito come il mio avrebbe potuto tollerare). Musica: per una cantante è normale avere tanti amici musicisti, e tra i tanti ho scelto i Cocida, perché sono i migliori e perchè negli anni sono diventati simbolo della mia rinascita musicale. E poi sapevo che qualsiasi pazza idea musicale ci fosse venuta l’avrebbero assecondata (e così è stato). Fiori e allestimento: se avevamo ben chiaro fin dal principio che di una parte dei props e degli allestimenti si sarebbe occupata la nostra amica Valentina Claudio con il suo brand Limonate.Lab (lei è autrice anche delle splendide partecipazioni a forma di passaporto ma ne parliamo dopo), per fiori e piante navigavamo nel buio e ci è venuta in soccorso Claudia, consigliandoci di contattare Cristina Calcagnile con il suo La Botanica degli Eventi. E anche in questo caso è stata “amore a prima call”: Cristina è riuscita a capire perfettamente ciò che desideravamo, ovvero non esagerare e optare per qualcosa che non avesse solo una mera funzionalità estetica ma potesse averla anche da un punto di vista pratico, sopratutto ci tenevamo molto che niente andasse sprecato. Man mano vi racconterò nel dettaglio cosa ha realizzato per noi.
Allestimenti e materiali per un matrimonio a tema viaggio
Una volta individuati tutti i fornitori principali e condiviso con loro il tema del matrimonio è iniziata la ricerca di tutti quegli oggetti, ove non costruiti da zero, che avrebbero fatto parte delle decorazioni e degli allestimenti. Siamo partiti da un elenco che mano mano spuntavamo, oppure eliminavamo qualcosa se ci rendevamo conto che non serviva. La ricerca più complessa è stata quella delle valigie vintage che hanno fatto da sfondo all’allestimento sia della cerimonia, del taglio della torta e della confettata. La prima l’abbiamo trovata in un mercatino dell’usato a Legnano, la seconda la vendeva su Facebook Marketplace una signora di un paesino vicino a noi (e pensate che attaccato all’interno c’era ancora un vecchissimo foglio di carta con un elenco, parzialmente leggibile, di quello che deve essere stato un vecchio corredo, o una dote nuziale), le altre 6 le abbiamo trovate in stock sempre tramite Facebook. Per i mappamondi (e ne avevamo bisogno almeno 15!) siamo letteralmente impazziti: nel vintage non si trovavano le dimensioni giuste (tutti troppo grandi), nel nuovo costavano troppo: alla fine mi sono incaponita e li ho trovati sul Web con mille ricerche diverse e su tanti siti differenti così da avere colori e modelli vari. Abbiamo poi acquistato delle chiavi vintage (da utilizzare anche come cavatappi), delle mini valigie di cartone che sono stati i nostri segnaposti, più di 100 cornici in legno bianche (che sono diventate parte della bomboniere), abbiamo recuperato (alcuni nei mercatini delle pulci, alcuni a casa di mio papà), una quarantina di libri antichi con copertine rigide…
Le chiavi vintage sono servite per quella che è l’idea che mi ha tenuta sveglia qualche notte di troppo: ovvero il tableau. Dopo aver salvato su Pinterest centinaia di spunti, ci eravamo convinti che l’idea migliore fosse quella di simulare un check-in in Hotel. Ogni tavolo aveva infatti il nome di un hotel/ostello/campeggio in giro per il mondo in cui io e Alessandro siamo stati insieme ed è stato significativo per noi, per ognuno di questi luoghi Valentina di Limonate.Lab ha realizzato una sagoma personalizzata in legno a fungere da porta-chiavi. Prima di sedersi al tavolo ogni invitato ha ritirato la propria chiave (che era anche un regalo: la si può usare infatti come cavatappi) e ha fatto “check-in al tavolo”. Il tableau è stato allestito a mano in una deliziosa voliera/gazebo vintage presente in location ed è stato apprezzato da tutti gli invitati, inoltre ha creato un momento perfetto per fotografi e videomaker per immortalare gli ospiti. Naturalmente, una volta arrivati al tavolo, gli ospiti hanno ritrovato l’insegna dell’Hotel come centrotavola, anche questo fatto a mano da Valentina.
Le mini valigie in cartoncino, tutte assemblate da noi una per una, sono state riempite di confetti e arricchite con un cartellino a forma di aeroplano con il nome del singolo invitato: sono stati infatti i nostri segnaposti a tavola. Perché con dentro i confetti? Perché abbiamo optato per un bel tavolo fuori dalla zona discoteca con confettata e caramelle, e la bomboniera è stato un regalo differente.
Come sapete io ho la passione per la fotografia, soprattutto in viaggio, quindi abbiamo selezionato alcuni degli scatti più belli dei nostri viaggi, li abbiamo stampati e inseriti uno a uno nelle cornici in legno bianco con un piccolo tag scritto a mano dalla sottoscritta del giorno e luogo dello scatto. Abbiamo poi incartato il tutto in una bustina trasparente, chiusa con un fiocco blu arricchito da un biglietto in cartoncino che riassume il senso del nostro amore, del viaggio e invita a conservare i ricordi. So che tanti dei nostri amici e parenti non hanno sostituito la foto nella cornice ma la tengono in casa così come l’hanno ricevuta da noi, e questo ci rende molto felici.
Mappamondi, valigie vintage di varie dimensioni, libri antichi sono stati i props più importanti per tutti gli allestimenti, Cristina di La Botanica degli Eventi li ha con maestria e una rapidità sorprendente utilizzati prima nella zona della cerimonia, poi in quella della cena (e non ce ne siamo nemmeno accorti, perché ci stavamo godendo l’aperitivo!) e infine per taglio torta e confettata. Nulla è stato dunque acquistato in eccesso, ma eravamo tutti uniti nella filosofia del riuso e niente sprechi.
Al posto del tradizionale photobooth ecco che torna in gioco nuovamente Valentina di Limonate.Lab che ha realizzato per noi, sempre in legno intagliato 3D, una serie di props e cornici a tema viaggio (francobollo, passaporto, aeroplano…) con cui gli ospiti si sono scattati foto e hanno girato video ricordo. In aggiunta i tradizionali props in cartoncino acquistati semplicemente su Amazon e assemblati da noi. Al posto del Guest Book, invece, un’altra delle idee che mi sono venute nel cuore della notte: cosa si faceva in viaggio un tempo? Si inviavano cartoline per far sentire ai propri amici e parenti l’affetto anche da lontano…E così ci siamo messi alla ricerca di una cassetta della posta vintage e di cartoline e le abbiamo lasciate su un tavolo con penne e pennarelli: ogni ospite, secondo il suo desiderio, ha potuto scriverci una cartolina e imbucarla nella cassetta. Vi assicuro che leggerle il giorno dopo ci ha fatto piangere e ridere come non mai!
Come accennato primo il tema viaggio era ben chiaro fin dal principio per via delle nostre partecipazioni: dei passaporti personalizzati in più pagine, di colore blu, con decorazioni varie all’interno, anch’essi realizzati da Valentina di Limonate.Lab. All’interno abbiamo riportato anche le istruzioni per accedere alla landing page dedicata al nostro viaggio di nozze (realizzata per noi dalla nostra agenzia viaggi di fiducia con l’appoggio del sito amoore.it), il bello della landing page è che ogni invitato ha potuto regalarci delle “miglia” del viaggio. Nel nostro backend vedevamo avanzare un piccolo aeroplano, potevamo leggere i loro messaggi di accompagnamento e inviare ringraziamenti personalizzati. La grafica ci ritraeva in versione caricature in viaggio su un piccolo velivolo vintage.
Sempre Valentina ha inoltre realizzato per noi il libro della cerimonia, con una copertina in legno intagliato che rende visibili le sagome geografiche del luogo in cui ci siamo conosciuti e quello in cui ci siamo sposati. All’interno tutto il testo delle cerimonia, che è stata celebrata dal nostro bravissimo amico Giovanni, i testi scritti per noi dagli amici, le promesse mie e di Alessandro…Insomma uno splendido ricordo con copertina preziosa che campeggia oggi nella nostra libreria di casa. Ultimo, ma non per importanza il topper della torta personalizzato a tema viaggio, sempre a firma Limonate.Lab (che a questo punto mi auguro che stiate già contattando per tutti i props del vostro matrimonio!).
L’idea in più che abbiamo realizzato in autonomia come regalo di welcome per tutti i nostri invitati che sono venuti da lontano e dunque hanno dormito con noi nelle varie stanze della villa: abbiamo fatto trovare logo dei tag per valigie a forma di mappamondo con un biglietto personalizzato. Un piccolo pensiero gradito, ma soprattutto facilmente riutilizzabile, visto che, come noi, molti di loro sono viaggiatori appassionati.
Come regalo per i nostri 3 testimoni e il celebrante, abbiamo fatto realizzare dei borsoni da viaggio, adatti anche come bagaglio a mano per cabina, personalizzati nei colori e con le iniziali o il nome del destinatario del regalo.
Infine, ma non per importanza, anche la cerimonia stessa ha avuto il suo momento dedicato al viaggio grazie ad un rito simbolico denominato il “rito della valigia”. Come sapete, o forse no, quando si celebra un matrimonio civile, è possibile anche aggiungere una ritualità simbolica al suo interno, e dunque noi abbiamo cercato l’idea che più si avvicinasse alla nostra tematica. Il principio è semplice: il matrimonio è come un viaggio (lungo tutta la vita), io e Alessandro abbiamo scelto simbolicamente 3 cose da portare con noi in questo viaggio, le abbiamo spiegate con parole emozionate ai nostri invitati e le abbiamo poi chiuse e sigillate in una piccola valigia di cartone che oggi campeggia nell’ingresso di casa nostra (ancora con gli oggetti al suo interno!).
Oltre il tema viaggio: 8 cose diverse dal solito del nostro matrimonio
- La musica del nostro grande giorno, ad eccezione della discoteca finale, è stata tutta interamente suonata e cantata dal vivo, dai Cocida e…dalla sposa. Ebbene sì, anche io, da cantante ormai solo per hobby dei giorni che furono, ho avuto il mio momento canterino durante l’aperitivo, con una dedica allo sposo e altri 2 pezzi ballabili che hanno dato il via alla serata.
- In accordo con Chiara e Giuseppe, i nostri fotografi, ci siamo assentati 18 minuti di orologio durante l’aperitivo per gli scatti di coppia. Praticamente nessuno si è accorto della nostra assenza perché tutti intenti a fare un ottimo aperitivo nelle varie isole del buffet allestito in giardino. Se, come noi, non siete particolarmente a vostro agio davanti all’obiettivo ma preferite gli scatti spontanei è un’ottima soluzione e sopratutto priva di stress per tutti!
- A parte qualche posto assegnato per questioni logistiche, non abbiamo seguito il tradizionale schema degli invitati della sposa da una parte e gli invitati dello sposo dall’altra, abbiamo infatti chiesto di realizzare un pannello in legno che celebrasse la libera scelta di dove sedersi, perché da quel giorno, in fondo, siamo un’unica famiglia, e gli amici, quelli veri, sono tutti amici comuni.
- Abbiamo optato, e qui so già che pioveranno critiche, per un matrimonio senza bambini. Il che significa che comunque chi non aveva alternativa li ha portati con sé SENZA ALCUN PROBLEMA da parte nostra. Ma abbiamo specificato fin dalla partecipazione che si trattasse di una festa pensata e organizzata per gli adulti. Al di là delle polemiche che mi capita spesso di leggere online riguardo questo aspetto, tutti i genitori che hanno potuto affidare per qualche ora i bimbi ai nonni, agli zii o ad una baby sitter, sono stati felicissimi di essersi goduti la festa, senza stress, aver potuto ballare e fermarsi magari quel paio di ore in più. Chi è venuto con i bimbi ha comunque avuto menù personalizzato e tutto il comfort possibile, ma anche loro, se avessero potuto, li avrebbero affidati alle cure di qualcuno e si sarebbero goduti la festa. Penso che questo sia quanto molti genitori non hanno il coraggio di ammettere, per una ragione a me oscura, ma, soprattutto, penso che i matrimoni per un bambino siano una tortura vera e propria, o almeno io così da bambina li ho vissuti.
- Il mio abito da sposa fino a tutta la cena è stato uno splendido modello di Nicole Spose. A fine cena, però, sono fuggita in camera per un cambio di abito e ne ho indossato uno low cost, eppure perfetto e molto scenografico di Maya Deluxe (acquistato in saldo a circa 250€) per il taglio della torta, i balli e il lancio del bouquet. Ah, e per ballare ovviamente. Per ballare ho anche finalmente “lanciato i tacchi” e indossato le mie adorate All Star. Le scarpe con il tacco che ho scelto per la giornata, in realtà comodissime, erano blu/carta da zucchero, come alcuni dei colori del bouquet e dei fiori dell’allestimento, oltre che per riprendere i colori dell’abito delle damigelle, quindi no, niente scarpe bianche. Ah, le scarpe da sposa sono state un dono della mia testimone Veronica, con cui da sempre condivido la passione per la moda, ed è stato un gesto che ci ha unite ancora di più (se mai possibile!).
- Claudia, la nostra super coordinator, ha realizzato uno dei corridoi di stelline più lunghi della storia per il momento del taglio della torta. Era così lungo che alcuni ospiti non avevano capito che stessimo andando a tagliare la torta. Quando lo abbiamo scoperto più tardi è stato motivo di ilarità generale.
- Al posto del lancio del bouquet abbiamo scelto di fare, e sempre grazie Claudia che mi ha accontentata, una versione originale del taglio dei nastri. Se spesso avrete visto in giro la sposa che regge in alto il bouquet e bendata taglia i vari nastri a cui ogni donna nubile della festa è legata, noi abbiamo realizzato qualcosa di simile ma senza bende e senza “giro giro tondo” delle invitate: io di spalle e le ragazze tutte dietro di me, ognuna con il proprio nastro. Ho tagliato i vari lembi fino a rimanere con un nastro solo che, fun fact, è stato proprio quello della mia testimone Veronica di cui sopra. Risa e pianti di nuovo!
- Buona parte dei mappamondi e tutti gli allestimenti di fiori e piante del matrimonio sono stati regalati agli invitati tramite il Botanical Bar, allestito di fianco alla discoteca e alla postazione bomboniere, dalla mitica Cristina de La Botanica degli Eventi, anche in questo modo siamo riusciti a non sprecare nulla di nulle e molti hanno un ricordo di quel giorno ora piantato nei loro giardini e terrazzi.