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Maldive: viaggio di nozze da sogno al Nika Island Resort
Andare alle Maldive era una di quelle cose che non avevo mai preso in considerazione fino a quando non si è trattato di scegliere il viaggio di nozze. Vista la graditissima opportunità di fare ben due lune di miele (vantaggi di sposarsi a Maggio, ma avere comunque le ferie in Agosto), il compromesso con marito è stato quello di scegliere una delle nostre solite avventure per Agosto (spoiler: Namibia) e qualcosa di più rilassante da affrontare subito dopo le nozze. E qui entrano in gioco le Maldive.
Conosco così tante persone, amici intimi compresi, mia sorella, che ci sono stati più di una volta, e nella mia indole da esploratrice più “cittadina” che naturalistica, faticavo a capire perché. Ecco, mi sono bastati 10 minuti dall’arrivo al Nika Island Resort & SPA per capire perché, anzi, forse lo avevo già capito durante il viaggio in idrovolante.
Cosa fare 9 giorni alle Maldive
Ma andiamo con ordine, come ormai saprete, io e Alessandro siamo due viaggiatori abbastanza “sportivi”, ove per sportivi non intendo ginnici, ma intendo forse più “spartani”. Ci va bene tutto, specie a livello di alloggio e trasporti, preferiamo investire qualcosa di più nelle esperienze, nei ricordi e magari anche nella comodità del viaggio (specie se si tratta di tante ore di volo), ecco perché nella scelta del Resort ci siamo fatti totalmente guidare. Guardandoli e cercando recensioni sul Web ci sembravano decisamente tutti uguali, fino a quando Corrado, ovvero colui a cui ci siamo affidati per entrambi i nostri viaggi di nozze, ci ha consigliato il Nika Island, tenendo a specificare che, per come stava iniziando a conoscerci, questo resort sembrava decisamente la soluzione perfetta per noi. Un Resort con a quattro stelle con tutti i benefici annessi, la possibilità di scegliere una villa privata sul mare con accesso diretto alla spiaggia (anch’essa privata), una serie di benefit per gli honeymooners (colazione in camera, cena privata in spiaggia, bottiglia e colazione di benvenuto, sconto per la Spa ecc.), ristorante e cocktail bar interni alla struttura, centro Diving ed escursioni… Insomma, tutto ciò che ci si aspetta da un Resort, con, però, ed è un però positivo, una forte connotazione alla sostenibilità, all’indipendenza energetica, al riciclo, all’autoproduzione, al dare lavoro alla popolazione locale rispettandone le tradizioni. Il Nika è stato fondato da un italiano e al suo interno è possibile visitare un piccolo museo che ne ripercorre l’incredibile storia. Oggi a quella storia si sono aggiunte molte altrettanto incredibili innovazioni, oltre che un’attenzione al cliente che io personalmente non do mai per scontata (no, nemmeno nell’hotellerie di lusso, che ho frequentato per ragioni lavorative per anni e dove non tutto è sempre stato all’altezza).
Nika è una piccola Isola, se avete buone braccia e sapete nuotare potete circumnavigarla tranquillamente a nuoto facendo snorkeling. Dalla spiaggia principale, esattamente di fianco al punto di arrivo degli idrovolanti, si accede subito alla Barriera Corallina. In fase di ri-crescita, anche grazie alle numerose attività portate avanti dal Nika stesso e dai biologi – ricercatori che ogni anno trascorrono mesi sull’Isola studiandone i fondali, la flora, la fauna e promuovendo anche tra gli ospiti la cultura del rispetto per una natura che tanto maltrattiamo.
Un altro mito da sfatare è probabilmente quello legato alla stagionalità: “non andare alle Maldive a Maggio perché pioverà sempre!”. Purtroppo non sono io a dovervi dire che la stagionalità in viaggio non esiste quasi più, ma quello che posso assicurarvi è che la pioggia, pur essendoci stata, non ha inficiato la nostra esperienza. Ha piovuto prevalentemente di sera/notte, un solo pomeriggio ci ha colti di sorpresa un acquazzone, ma ne abbiamo approfittato per riposarci e goderci anche un po’ di quel profumo incredibile della pioggia mista all’odore salmastro del mare e alle piante aromatiche che crescono abbondanti nell’enorme orto del Nika (a cui la nostra Villa si trovava molto vicino).
Gita in barca con snorkeling per l’avvistamento delle Mante
Che creature incredibili! Una gita “faticosa” in quanto si tratta di un continuo sali-scendi dalla barca, attrezzati per lo snorkeling, risali, rituffati ecc. Ne vale assolutamente la pena perché nuotare, rispettosamente, con le mante è un’esperienza che consiglierei a chiunque. Più che nuotare sembrano volare nell’acqua, e osservarle da vicino è stato davvero emozionante.
Corso Diving base con prima immersione (oppure immersioni per i già esperti)
Era da tempo che desideravamo fare questa esperienza, e farla insieme. Direi che per la prima volta ho trovato uno sport in cui essere più brava, o quantomeno portata, di mio marito Alessandro che è il vero sportivo della famiglia 🙂 Superata la paura inziale per il respiratore e le bombole (che non so perché mi terrorizzavano), ho preso confidenza con l’assenza di rumore, con ciò che il corpo si adatta a fare quasi senza accorgerse, con la possibilità di sentirsi un pesce e osservare veramente da vicino una parte di natura inaccessibile ai più.
Visita all’isola locale di Mathiveri
Questa piccola Isola, così come Nika Island, fa parte dell’Atollo di Baa ed è stato bello girarla accompagnati da uno dei ragazzi del Diving Center che è nato e cresciuto nell’isola stessa, e qui ha tutta la sua famiglia. Ci ha fatto da cicerone raccontandoci quante cose siano cambiate negli ultimi anni, nel bene e nel male, ma anche i punti di orgoglio, come la scuola locale, di recente ristrutturata e ampliata, che accoglie bimbi e ragazzi da molte isole, non tutte vicinissime purtroppo. Noi turisti non dobbiamo dimenticarci che stiamo visitando un paese a forte prevalenza musulmana, anche particolarmente osservante, per cui non è raro incontrare donne in burka. A Mathiveri esiste la “bikini beach”, ovvero una spiaggia dove le turiste occidentali possono indossare il costume da bagno, anche il bikini, ma in tutte le altre spiagge locali è vietato ed è necessario adeguarsi alle regole locali che vogliono il corpo femminile coperto. Ammetto che ciò che mi ha stupito maggiormente di questa gita è stato l’impatto con la vita reale in un’isola maldiviana rispetto all’ambiente ovattato e protetto del Resort. È un discorso con cui si rischia in un attimo di cadere negli stereotipi più beceri, mi limito a dire che, nonostante questo viaggio di nozze sia stato indimenticabile e io ne abbia apprezzato ogni “lusso” con gratitudine, spero un giorno di poter tornare alle Maldive e scoprirle meglio da un punto di vista più local e autentico.
Lasciarsi incantare dai tramonti ogni sera diversi
I “punti vacanza” assegnati di default ai tramonti imperdibili che ogni sera ci hanno letteralmente lasciati senza fiato (anche nelle sere in cui ha iniziato a piovere presto). Qui ho dato sfogo a tutte le mie possibili abilità di fotografa, videomaker, professionista dei selfie, del treppiede e del benedetto telecomando bluetooth per l’autoscatto che ci ha consentito di sentirci dei veri protagonisti di un viaggio di nozze romantico.