4 giorni a Parigi: 8 cose da vedere e 4 posti in cui mangiare

Più volte mi è stato chiesto se 4 giorni a Parigi siano da considerarsi sufficienti o se invece sia necessario più tempo, o, in alternativa, se sia sufficiente meno tempo. La mia risposta è sempre la stessa: non esiste un tempo minimo o massimo in cui visitare una città, esistono dei tempi limite per poter visitare con calma tutto ciò che una città come Parigi offre. 

A mio modestissimo parere 4 giorni sono un buon numero per un primo approccio a Parigi, specie se si scelgono dei momenti dell’anno leggermente “fuori stagione” e, per assurdo, anche il mese di Agosto può rivelarsi un mese utile: le vacanze di questo periodo, infatti, non si concentrano nelle grandi città.

Partiamo dalle informazioni basilari, ovvero, come ci si sposta? Con tutta la buona volontà di girare una città a piedi, come piacere fare a noi, utilizzare i mezzi parigini, in particolare la metropolitana, è davvero indispensabile per ottimizzare alcuni spostamenti e riuscire dunque a vedere di più e risparmiare tempo. Esistono varie forme di abbonamenti, da 1 a più giorni, in qualsiasi stazione della metropolitana sono disponibili dei punti elettronici per emettere i biglietti con la possibilità di cambiare la lingua e leggere correttamente le istruzioni (se non siete pratici con il Francesce).

Iniziamo invece con l’elenco più prezioso, ovvero le 8 cose da vedere assolutamente a Parigi (sarà un’ovvietà, ma ribadisco che si tratta di puro gusto personale e di conseguenza di suggerimenti che, ad un esperto di Parigi, potrebbero risultare parziali).

  • MUSEO D’ORSAY Non sto iniziando in ordine di preferenza, anche se, bisogna dirlo, ciò che colpisce immediatamente entrando al Museo D’Orsay è la spettacolare architettura. Il museo è infatti allestito all’interno di una vecchia stazione ferroviaria, di cui mantiene struttura e impianti stilistici, oltre all’enorme orologio centrale che scandiva il tempo dei viaggiatori. Le opere esposte vanno dalla seconda metà dell’800 ai primi del ‘900, il museo ospita alcuni tra i più importanti quadri dell’arte moderna, nonché alcuni dei miei preferiti in assoluto (dai lontani tempi di Storia dell’Arte al Liceo e corso di Arte Contemporanea in Università): Ballo al Moulin de la Galette di Renoir, ad esempio, La Colazione sull’erba di Manet, l’Autoritratto di Van Gogh. Solo per citarne alcuni. 
  • LOUVRE (E DINTORNI) Premessa: se volete girare bene il Museo del Louvre dovete tenervi da parte almeno mezza giornata (e comunque non riuscirete a dedicare egual tempo a tutte le sale). E’ letteralmente una città-museo, di una bellezza che personalmente mi ha lasciata senza parole, per quanto, certo, pensare alla quantità e tipologie di opere ospitate, alla loro provenienza originaria, al perché siano lì, e al dove invece avrebbero maggior ragione di essere, possa far storcere il naso. Da un punto di vista artistico rimane il museo più emozionante che io abbia mai visitato – Gioconda a parte – quella, sappiatelo, è una delusione che non vale nessuna coda.
  • TOUR EIFFEL (CON BONUS VISIONE ALL’ALBA) Non avendo mai visitato Parigi, di opinioni sulla Tour Eiffel ne avevo sentite a centinaia, quel che è certo è che sia necessario distinguere il concetto di bello dal concetto di maestoso. La Tour Eiffel è il simbolo di Parigi, si erge maestosa ed è possibile vederla e riconoscerla da svariati punti della città. Noi abbiamo scelto di non salire, ma di goderci il panorama con il naso all’insù, scattare foto da ogni possibile angolazione e rilassarci un po’ nel parco antistante. Bonus: il giorno di Ferragosto avevamo prenotato con Airbnb Experience quello che pensavamo fosse un tour fotografico della città (nel senso di un fotografo che ti accompagna a scoprire gli spot più belli per farteli fotografare), in realtà ci siamo ritrovati protagonisti di uno shooting fotografico che è iniziato proprio all’alba dalla Tour Eiffel. Dopo lo shock iniziale abbiamo iniziato a riderci sopra e divertirci molto, con sommo stupore del nostro fotografo che si aspettava, da vero clichè parigino, quantomeno una proposta di matrimonio a sorpresa. Il risultato sono comunque degli scatti meravigliosi che abbiamo stampato e appeso in casa a ricordo di questa esperienza da “modelli per un giorno”.
  • MONTMARTRE A TUTTE LE ORE Montmartre è bella a tutte le ore, ed è bello anche arrivarci a piedi dalla fermata della metropolitana Blanche sulla linea 2. Fermata strategica in quanto, uscendo, vi troverete proprio di fronte allo storico Moulin Rouge. Se non avete in programma una serata nel locale per il vostro viaggio riuscirete così comunque ad ammirarlo da fuori. La “salita” verso Montmartre si può fare a piedi o anche con una funicolare apposita, arrivati in alto sarà come immergersi in una Parigi parallela. Non ci ho messo molto a capire come mai fosse così amata da poeti e scrittori dell’800 e del ‘900 (i miei preferiti per altro). L’atmosfera che si respira è infatti bohemien, in estate i tavolini di bar e locali affollano le viuzze, in ogni angolo si ascolta la musica di artisti di strada o di spettacoli organizzati. Su tutto svetta la Basilica del Sacro Cuore, onestamente la più bella della città (ebbene sì, Notredame non mi è piaciuta) sia di giorno, che di sera, con un’illuminazione perfetta e una vista splendida su parigi dalle gradinate antistanti. Siamo tornati a Montmartre quasi tutte le sere della nostra permanenza a Parigi e, non appena ricapiterò in città sarà sicuramente il primo quartiere che avrò voglia di rivedere.
  • UNA PASSEGGIATA ALLA ÎLE DE LA CITÉ La Île de la Cité è una vera e propria isola sulla Senna, nel centro di Parigi. Si tratta del primo nucleo originario della città, sede un tempo della rappresentanza reale, ma anche della famosissima Cattedrale di Notredame. Immacabile tappa, ovviamente a piedi, di qualsiasi visita parigina, la mia chicca nascosta del quartiere è la visita al Marché aux flores (aperto tutti i giorni dalle 9 alle 7 di sera, controllare sempre gli orari che potrebbero differire in piena estate, per via del caldo), ovvero un mercato sia coperto che scoperto, interamente dedicato a fiori e piante. Qui ho scattato tra le foto più belle della vacanza, ed è dunque un luogo da vedere sia per gli appassionati di chicche locali “on the road”, sia per gli appassionati di fotografia, sia, ovviamente, per gli appassionati di botanica. 
  • IL CIMITERO DI MONTPARNASSE Solo Parigi può spingere ad inserire un Cimitero tra i luoghi da visitare in vacanza. Il fascino del Cimitero di Montparnasse è senza tempo, vagare per i vialetti perfettamente ordinati permette di compiere un viaggio nel viaggio, poiché si salta letteralmente da un secolo all’altro osservando i monumenti di illustri personaggi dell’arte, della letteratura, della politica e dello spettacolo. Ammiratori da ogni parte del mondo vengono qui per “far visita” a miti del passato. Dovendo scegliere per mancanza di tempo se visitare l’ancora più famoso Cimitero del Pere Lachaise o quello di Montparnasse, abbiamo scelto quest’ultimo per rendere omaggio al mio scrittore preferito di sempre, Jean Paul Sartre. All’ingresso trovate cartellonistica e mappa per orientarvi verso le tombe e i monumenti più “famosi” e ricercati del cimitero, ma a mio parere è anche bello perdersi un po’ tra i viottoli, leggendo dediche e lapidi e perdendosi nell’atmosfera a metà tra il malinconico e il frizzante. Mi piace pensare che possa essere, più che un luogo triste, un luogo di ispirazione, visti gli ospiti. (no foto, perché dai, non si fanno foto al Cimitero!)
  • UNA ESPLORAZIONE DEI “PASSAGE” I Passage di Parigi non sono solo un celeberrimo romanzo di Walter Benjamin, sono una realtà che rende il centro di Parigi estremamente affascinante. Invenzione degli architetti di fine ‘800 per sopperire ad un problema dei parigini: nei periodi piovosi il centro della città si trasformava letteralmente in un’oasi di fango, che rendeva difficili gli spostamenti, il mercantaggio, le attività dei negozi e di bottega, oltre che costringere tutti, nobili e non, a sporcarsi i vestiti. Vennero così costruiti i cosiddetti Passage Couvertes, passaggi coperti tradotto letteralmente, della vere e proprio Gallerie chiuse, ognuna con un’entrata e un’uscita e un proprio mondo all’interno fatto di club esclusivi, ristoranti, locali, negozi. Oggi si cerca di mantenere viva la tradizione dei Passage e sono ancora ricchi di spot imperdibili durante una viista parigina, non fosse altro per ammirarne l’archiettura, i pavimenti decorati, i lampadari e i lucernari suggestivi. I miei preferiti? Galerie Véro-Dodat – Galerie Vivienne – Passage des Panoramas – 
  • LA VISTA DA LA TERRASSE DE GALERIES Il grande magazzino del centro città Galeries Lafayette di Parigi val bene una visita anche ai non appassionati di shopping modaiolo. Se riuscirete a non farvi coinvolgere in compere pazze lo scopo è raggiungere l’ultimo piano, ovvero il rooftop che opsita una terrazza panoramica che offre una vista mozzafiato sulla città, ancora più godiible grazie all’effetto sfioro sul vuoto del parapetto trasparente. Incredibile al tramonto! (Non adatto a chi soffre di vertigini).

BONUS: 4 RISTORANTI IN CUI MANGIARE A PARIGI

Quelli sui ristoranti sono sempre tra i consigli più ricercati, specie per città costose come Parigi. Non tanto per la spesa in sé (Parigi è cara, bisogna far pace con questa idea), ma quantomeno che ne valga la pena!

  • LA TABLE DE LUCIE – ristorante tipicamente francese (29 Rue d’Edimbourg), piatti della tradizione con un tocco moderno. In estate godibile gazebo all’esterno per cenare all’aperto. Prezzi nella media della città per 1 antipasto condiviso, due secondi, vino e acqua (controllate The Fork, potrebbe esserci uno sconto!)
  • LA TRAVESIA – ristorante libanese nel cuore di Monmartre assolutamente eccezionale, sicuramente il mio preferito di Parigi tanto da averlo scelto per ben due volte (19 Rue Muller).
  • A L’ETOILE D’OR – ideale per un pranzo veloce con le crepes salate più buone assaggiate durante la vacanza in Francia, hanno anche un’ottima scelta di Sidro, se vi piace come bevanda, da gustare nelle tipiche tazze bretoni (12 Rue de Montenotte)
  • CAVE DES ABBESSES – Più che un ristorante è una vineria/enoteca dove servono anche ottimi taglieri di salumi e formaggi locali (43 Rue des Abbesses), anche questo nel cuore di Montmartre. Ottima scelta di vini francesi, ideale per quello che in Italia definiremmo un “aperitivo rinforzato”.